La prima scuola-community volta alla creazione di una rete cooperativa tra realtà attive sulla lotta civile alla corruzione e per la progettazione di percorsi comuni sulla cittadinanza monitorante
Il progetto
Futura è la prima scuola-community volta alla creazione di una rete cooperativa tra realtà attive sulla lotta civile alla corruzione in Italia, tramite la condivisione della cultura per l’integrità e la progettazione di percorsi comuni sulla cittadinanza monitorante.
Propone il modello sperimentale della “scuola-community”, e lo applica ai temi dell’integrità. Il fine è creare una classe in grado di costituirsi come laboratorio progettuale, avviato in aula e proseguito via web che, avendo assimilato e rielaborato collettivamente adeguati fondamenti teorico-tecnici e know how, sia in grado di sviluppare nuovi strumenti e strategie dal basso di cittadinanza monitorante.
Futura, organizzata da Associazione Gruppo Abele con il patrocinio del Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della corruzione e della criminalità organizzata dell’Università di Pisa e il supporto scientifico di Openpolis, si offre come luogo privilegiato di empowerment per attivisti dai 23 ai 99 anni, appartenenti – e non – ai 6 partner del progetto che si occupano di open data, accesso civico, trasparenza, legalità: Actionaid, Cittadinanzattiva, Cittadini Reattivi, Libera, Monithon, Ondata.
A conclusione del percorso, gli allievi saranno concretamente in grado di progettare e avviare sperimentazioni su campagne digitali nazionali e locali, condurre inchieste di data e civic journalism e creare empowerment della società civile nazionale e territoriale, formando al monitoraggio civico e al confronto tra cittadini e istituzioni attraverso azioni anticorruzione previste dalle leggi, gestione di servizi ad alto rischio corruzione, portali della trasparenza.
Futura garantirà che 5 progettazioni ideate durante il percorso, più innovative sui temi e sul fare networking, saranno adottate dalle associazioni partner, dando loro seguito.
La cultura dell’integrità e le pratiche di cittadinanza monitorante sono ancora poco diffuse in Italia. Ad oggi, esiste una frammentarietà della proposta che produce un impatto insufficiente sulla cultura diffusa e sulla prevenzione del fenomeno, toccando solo mondi ristretti. Al tempo stesso, non esiste un luogo d’incontro che punti a mettere insieme, per condividere saperi e progettazione, soggetti di società civile che già stanno impegnandosi a riguardo. C’è quindi un macroscopico bisogno di networking tra realtà che possono cooperare per raggiungere maggiore efficacia, giacché ancora non è sfruttata la potenzialità degli strumenti civici anticorruzione che la progettazione mira a far diffondere a macchia d’olio.
Il soggetto proponente
Gruppo Abele è un’associazione onlus nata a Torino nel 1965, fondata da don Luigi Ciotti. L’impegno è quello di saldare l’accoglienza delle persone con la cultura e la politica, tramite spazi di ascolto e orientamento per vittime di reato e migranti e servizi di accoglienza e di comunità per persone con dipendenze da droghe o altre sostanze. Gruppo Abele indaga le cause e le origini di questi comportamenti – criminalità organizzata, corruzione – con ricerche sui temi, e negli ultimi tempi con attività di monitoraggio civico, utili a combattere i fenomeni. Da fine 2012, con Libera, promuove “Riparte il futuro” – www.riparteilfuturo.it – campagna anticorruzione che domanda alle istituzioni miglioramento normativo e efficacia delle politiche per l’integrità. Dal 2013, assieme ad altre realtà civili e accademiche, monitora il rispetto della trasparenza da parte del mondo pubblico sanitario, con il progetto Illuminiamo la salute.