Rete di tali spazi teatrali per aumentare la qualità urbana e incrementare il consolidamento della comunità e delle relazioni sociali attraverso una produzione culturale diffusa

Inside Out – Community Theatre

306 voti

Il progetto

Il Teatro della Toscana promuove una forte azione di sistema che unisce il Centro per l’Avviamento all’Espressione presso il Teatro della Pergola di Firenze con una serie di spazi dell’Oltrarno, un quartiere popolare della città, rappresentati da CANGO, sede della Compagnia Virgilio Sieni, da l’Oltrarno, Scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino, nei locali della Galleria Pio Fedi e dell’ex Cinema Goldoni ora chiuso e in fase di riqualificazione. La messa in rete di tali spazi permetterà di raggiungere una serie di obiettivi:

  • la riqualificazione urbana dell’Oltrarno attraverso spazi diffusi di produzione culturale, luoghi per la creazione e la fruizione di diverse espressioni artistiche;
  • la contaminazione tra luoghi, forme artistiche e modalità di produzione di progettualità comuni;
  • un continuo rapporto dialettico con il territorio e la comunità;
  • il dialogo con altre istituzioni della città: l’Università e l’USL di Firenze, l’Associazione Autismo Firenze Onlus e l’Associazione Esteatro.

Il fulcro dell’azione è il Centro per l’Avviamento all’Espressione, che, sulla base della valenza del Metodo Mimico di Orazio Costa come metodo di recupero dell’espressività naturale dell’individuo, prevede una serie di corsi rivolti a pazienti psichiatrici e a persone affette da autismo. Al DAMS di Firenze il Metodo Costa è rivolto agli universitari. Questa linea potenzia l’impatto sociale del progetto, ampliandolo al tema dell’inclusione sociale.
Il progetto mira a utilizzare il Teatro come strumento per aumentare la qualità urbana e incrementere il consolidamento della comunità e delle relazioni sociali. Lo scopo è mettere in rete un sistema di spazi fisici pubblici e privati, rigenerandoli, attivando così i legami di una comunità forte e aperta alla contaminazione e alla conoscenza dell’altro.
Esiste una necessità di rigenerazione urbana che è realizzata tramite la riapertura di spazi; riportati alla loro originaria funzione di luoghi di produzione culturale diffusa. Questo processo si innesta a sua volta sulla necessità di promuovere e potenziare relazioni sociali che coinvolgono i diversi attori della comunità, compresi quelli economici.

Il soggetto proponente

Dopo lo scioglimento nel 2010 dell’ETI che lo gestiva, la proprietà del Teatro della Pergola passò nel 2011 al Comune di Firenze che nel mese di settembre dette vita con l’Ente Cassa di Risparmio alla Fondazione Teatro della Pergola, sotto la Direzione generale di Marco Giorgetti. La Fondazione ha da subito impostato un lavoro di rinnovamento e di ricerca di una proposta teatrale e gestionale non consueta partendo dall’eredità storica della Pergola, il primo teatro all’italiana mai edificato. Dopo le prime tre stagioni di programmazione, che vedono un pubblico crescente e interessanti esperimenti produttivi, la riforma ministeriale del settore pone la Fondazione dinanzi a nuovi obiettivi. Nel gennaio 2015, tramite la confluenza delle attività teatrali della Fondazione Pontedera Teatro all’interno della Fondazione del Teatro della Pergola, quest’ultima si dà un nome e un’organizzazione nuovi, Teatro della Toscana, e presenta domanda per il riconoscimento dello status di Teatro Nazionale.