Ricerca e produzione culturale in licenza Creative Commons di tre realtà autocostruite e sperimentali, attive nel campo delle arti visive e performative, nel cinema, nel teatro.

Apparecchio per aprire dal di sotto

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Finalista

S.a.L.E. Docks (Venezia), L’Asilo (Napoli) e MACAO (Milano) sono spazi autocostruiti di produzione nel campo delle arti visive e performative, nel cinema, nel teatro, nella ricerca e in generale nella produzione culturale. Operano attraverso l’attivazione diretta della comunità di riferimento, l’intreccio di relazioni e gli scambi di saperi professionali.

Apparecchio per aprire dal di sotto è il potenziamento di queste pratiche. Consiste nello sviluppo di meccanismi di cogestione e di accessibilità attraverso la realizzazione di una piattaforma software opensource che permetta la condivisione e la gestione allargata degli spazi e dei mezzi di produzione con: un ambiente di crowdfunding in grado di sfruttare anche la forza delle relazioni già costruite dalle realtà proponenti; una mappatura degli spazi e dei mezzi di produzione disponibili all’interno delle realtà proponenti, dei partner e di futuri nuovi soggetti; una banca del tempo, del lavoro e delle competenze disponibili; un archivio condiviso delle produzioni e dei saperi; l’applicazione di una moneta digitale che funga da connettore nelle reti di scambi bene/servizi e da moneta di riserva spendibile nella rete degli spazi culturali in rete in Italia e da integrazione al reddito nelle forme contrattuali.
Il progetto inoltre prevede la dotazione di materiale tecnologico per implementare l’accesso, la cogestione e la circuitazione delle competenze attraverso percorsi di formazione itineranti. L’obiettivo generale è quello di incentivare la distribuzione e la circolazione di produzioni in licenza Creative Commons.\

Chi siamo

IMMAGINA CHE riunisce tre centri di produzione di arte e cultura attivi in spazi liberati dall’abbandono e dal sottoutilizzo a Venezia, Napoli e Milano, tra il 2007 e il 2012: S.a.L.E. Docks, L’Asilo e MACAO. Restituiti alla cittadinanza attraverso mobilitazioni cittadine, sono diventati luoghi di sperimentazione di pratiche sociali e di nuove forme di produzione e di diffusione di saperi, attraverso collaborazione e mutualismo tra lavoratori. Artisti e ricercatori, lavoratori dello spettacolo e della conoscenza, operano per la messa in comune di spazi e mezzi per la produzione artistica e culturale, e per sostanziare l’idea di cultura come bene comune.