Carovana di artisti urbani, documentaristi, animatori e stampatori per la realizzazione di opere di arte pubblica e la rigenerazione partecipata dei luoghi di intervento
Il progetto
Una piccola e pregiata carovana di artisti urbani, documentaristi, animatori e stampatori transiterà attraverso 3 scuole di diverso grado, un ospedale, una residenza per anziani, un carcere ed una piazza di una città. In ognuno di questi luoghi sosterà per incontrare le persone, realizzare laboratori narrativi e partecipativi e realizzare opere di pittura murale. Nel loro sostare indagheranno come il tempo è vissuto e considerato dalle diverse persone che incontreranno.
Nasceranno piccole e grandi storie stampate a mano in serigrafia, opere di arte murale sulle pareti interne ed esterne degli edifici, brevi video e un film-documentario finale. Saranno visioni inaspettate.
Le opere di arte pubblica verranno realizzate da artisti di fama internazionale e avranno un duplice obiettivo: rigenerare i luoghi dell’intervento conferendo loro nuova dignità e rendere l’arte e la cultura oggetto di un percorso partecipato e condiviso.
Il progetto verrà realizzato attraverso una collaborazione attiva fra la Cooperativa, il Comune di Bergamo, La Provincia di Bergamo, gli enti direttamente coinvolti nelle opere: scuole, ospedale, casa di riposo, carcere. Oltre agli enti pubblici sarà coinvolto il settore sociale ed il settore privato al fine di generare una collaborazione virtuosa, propositiva, generativa.
Il coinvolgimento dei cittadini porterà a riappropriarsi del processo creativo dell’arte e a riconoscere con nuovi occhi il proprio territorio e le sue potenzialità.
Durante lo svolgimento del progetto sarà realizzato un film documentario centrato sulla esperienza complessiva. Il filo conduttore dell’indagine cinematografica sarà il tempo, così come percepito dai vari attori coinvolti.
A fronte della crisi economica che ha portato ad una riduzione di risorse a disposizione degli enti locali, alcuni edifici stanno subendo un progressivo deterioramento, che porta con sé una perdita di affezione e cura da parte degli utenti e del quartiere fino a generare sfiducia verso le istituzioni pubbliche. Insieme a questa degradazione estetica, si verifica anche un progressivo appiattimento culturale verso i beni comuni. Il progetto intende individuare gli edifici che necessitano di una riqualificazione estetica per poter “riacquisire” con più forza il proprio ruolo culturale e sociale. Il tempo come filo conduttore e l’indagine di come esso viene vissuto e percepito nei contesti individuati risponde invece ad un bisogno di tipo antropologico: realizzare un percorso articolato che porti a una diversa consapevolezza delle diverse situazioni personali ed esistenziali.
Il soggetto proponente
La Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo non ha finalità speculative ed ha come scopo primario quello di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale attraverso la gestione di servizi formativi, educativi e socio sanitari, lo svolgimento di attività produttive, volte a realizzare l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate o appartenenti alle fasce deboli, e le attività culturali ed artistiche.